Concorsi e nuovi percorsi abilitanti, le ultime novità
Lo scorso Governo (Ministro era allora Patrizio Bianchi) ha introdotto una grossa novità rispetto al sistema di reclutamento. D’ora in avanti vi sarà infatti una netta distinzione tra abilitazione e ruolo.
La nuova norma prevede che per poter passare di ruolo occorra (prima o dopo a seconda che si abbia servizio o meno) anche abilitarsi mediante un complicato sistema di crediti formativi universitari (CFU).
Ad oggi, il Ministro Valditara, ha predisposto 2 decreti:
- uno relativo ad una procedura concorsuale
- l’altro sui percorsi abilitanti.
CONCORSI
I concorsi previsti nel 2024 sarebbero 2 (il condizionale è d’obbligo), uno imminente il cui bando dovrebbe uscire entro novembre e l’altro da indire in un secondo momento (in primavera?).
I posti complessivamente messi a bando da queste 2 procedure sono 70.000 e riguardano tutti gli ordini di scuola compresi i posti di sostegno, 30.000 dei quali (ma forse il numero potrebbe aumentare di 10/12.000 unità) sono previsti per la procedura comunemente chiamata (a sproposito) straordinario ter.
I requisiti per la partecipazione al primo concorso (cosiddetto straordinario ter) sono:
- laurea coerente (diploma per gli ITP) con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione specifica
- 3 anni di servizio negli ultimi 5 svolti in una scuola statale di cui almeno 1 specifico sulla classe di concorso richiesta
- laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022
NB: basta 1 solo di questi requisiti
Chi fosse in possesso di uno di questi 3 requisiti, sarà chiamato a sostenere una prova scritta sotto forma di test a risposta multipla su argomenti inerenti ai settori psico-socio-pedagogici (probabilmente 40 domande) oltre che sulla lingua inglese (5 domande) e di carattere informatico (5 domande).
È presumibile quindi che la prova scritta possa essere simile per tutti i concorrenti.
La prova orale invece sarà di natura disciplinare e sarà volta ad accertare le conoscenze/competenze dei candidati sugli argomenti caratterizzanti la classe di concorso/posto (probabilmente la presentazione di una lezione su di un argomento estratto il giorno prima)
Chi dovesse superare questo concorso, senza essere abilitato, dovrà seguire, durante il suo anno di prova, un percorso abilitante di 30 CFU (se ha il requisito dei 3 anni di servizio) o di 36 CFU (se partecipa al concorso con i soli 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022)
Per la partecipazione alla seconda procedura concorsuale, per chi non avesse i requisiti sopra elencati, sarà necessario aver iniziato il percorso abilitante di 60 CFU ed averne conseguiti almeno 30 entro il 28 febbraio 2024 (sarà possibile?)
I requisiti per partecipare al secondo concorso invece sono:
- laurea coerente (diploma per gli ITP) con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione specifica
- 3 anni di servizio negli ultimi 5 svolti in una scuola statale di cui almeno 1 specifico sulla classe di concorso richiesta
- laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022
- aver acquisito almeno 30 dei 60 cfu previsti dal percorso abilitante entro il 28 febbraio 2024
PERCORSI ABILITANTI
Il secondo decreto uscito il mese scorso riguarda l’avvio dei nuovi percorsi abilitanti per la sola scuola secondaria (per la primaria/infanzia non cambia nulla)
In questo momento la situazione è ancora molto fluida, quindi occorre attendere ulteriori chiarimenti anche alla luce del fatto che diverse università stanno segnalando grosse difficoltà organizzative per l’avvio di questi percorsi nei brevi tempi previsti.
I percorsi abilitanti da attivare nell’ a. s. 2023/24 sono:
- percorso abilitante da 60 cfu standard
- percorso parziale da 30 cfu indirizzato a coloro che, non avendo i requisiti per partecipare alla prima tornata concorsuale, necessitano di questi cfu per partecipare alla seconda.
- percorso abilitante da 30 cfu indirizzato a coloro che vantano almeno 3 anni, negli ultimi 5, di servizio in una scuola statale o paritaria di cui almeno 1 nella classe di concorso specifica.
La stima dei posti disponibili per questi percorsi è pari a 35.595 posti, con possibile aumento a 40.000.
QUI SI POSSONO VEDERE I CONTINGENTI FINORA AUTORIZZATI PRESSO I VARI ATENEI, CHE POTREBBERO ESSERE SOGGETTI A MODIFICHE.
I percorsi abilitanti da attivare nell’ a. s. 2024/25 sono:
- percorso abilitante standard da 60 cfu
- percorso abilitante da 30 cfu indirizzato a coloro che hanno superato un concorso non abilitante (straordinario bis)
- percorso abilitante da 30 cfu indirizzato a coloro che vantano almeno 3 anni, negli ultimi 5, di servizio in una scuola statale o paritaria di cui almeno 1 nella classe di concorso specifica
- percorso abilitante di completamento da 30 cfu indirizzato a coloro che hanno superato uno degli attuali concorsi sulla base di almeno 3 anni, negli ultimi 5, di servizio in una scuola statale di cui almeno 1 nella classe di concorso specifica
- percorso abilitante di completamento da 36 cfu indirizzato a coloro che hanno superato uno degli attuali concorsi sulla base dei 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022
Il contingente previsto per questa fase è pari a 35.976 posti.
Oltre a questi percorsi a numero programmato, esiste anche un ulteriore percorso da 30 cfu
indirizzato a coloro che sono già abilitati o specializzati che intendano prendere un’ulteriore abilitazione. Per questi docenti la norma prevede che possano accedere al percorso formativo anche in soprannumero al contingente che verrà definito dalle singole università e dal ministero; per loro infatti, è previsto che possano contattare uno dei centri che verrà accreditato dai vari USR e, sulla base della loro esperienza professionale, possano concordare un percorso da 30 cfu al termine del quale sostenere una prova scritta ed una orale che darà loro l’abilitazione nella classe di concorso richiesta. Questa abilitazione potrà poi essere utilizzata al pari di qualsiasi altra anche ai fini di una domanda di passaggio di cattedra o di ruolo.
LA GILDA DEGLI INSEGNANTI AFFERMA CON FORZA QUANTO SIA DA RITENERE VERGOGNOSO IL DOVER RICHIEDERE A CHI INTENDE ENTRARE O, PEGGIO ANCORA, PERMANERE NEL MODO DELLA SCUOLA UN CONTRIBUTO DI DIVERSE MIGLIAIA DI EURO (2.500 PER I 60 CFU E 2.000 PER GLI ALTRI PERCORSI).
NON SI TRATTA DEL RISULTATO DI UNA CONTRATTAZIONE CON I SINDACATI, MA DEL FRUTTO DI UNA LEGGE APPROVATA DALLO SCORSO PARLAMENTO E RESA ATTUATIVA DALL’ATTUALE MAGGIORANZA DI GOVERNO.