Carta del docente precari 31 agosto, manca il decreto attuativo
Mentre continua la pioggia di sentenze favorevoli relativamente ai ricorsi portati avanti nei vari Tribunali per il riconoscimento della Carta del Docente ai precari con contratti al 30 giugno, resta avvolta nel silenzio la preannunciata estensione della Carta del Docente ai precari con contratto al 31 agosto.
La previsione è certa, in quanto contenuta nella legge di bilancio 2025. Restano però dubbi sulle tempistiche di corresponsione del bonus. Dal Ministero tutto tace; intanto i precari sperano che la misura possa diventare operativa il prima possibile.
Resta avvolto in un mistero lo stesso importo futuro anche per chi è a tempo indeterminato: quando e come avverrà la riduzione della carta preannunciata nei mesi scorsi?
Focus sui precari al 31 agosto
Si è parlato di un periodo compreso tra febbraio e marzo 2025 per l’attivazione della Carta del Docente per i precari al 31 agosto. Ma sarà davvero così? Da viale Trastevere non arrivano né smentite né conferme, e nemmeno i Sindacati sanno esprimersi in merito. Manca un passaggio affinché la Carta diventi operativa: un decreto attuativo del Ministro dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con cui sono definiti i criteri e le modalità di assegnazione del bonus, nonché – annualmente – l’importo nominaledello stesso sulla base del numero dei docenti e delle risorse.
Di questo provvedimento però, ad oggi, neanche l’ombra, e nemmeno è stato annunciato…
E più passa il tempo più sale il timore che i precari al 31 agosto possano vedere slittare il beneficio all’a.s 2025/26.
Nel momento in cui sarà completato ogni passaggio, comunque, i precari interessati si vedranno riconoscere la Carta del Docente in maniera automatica, senza alcuna richiesta o ricorso: dovranno solo accedere alla piattaforma dedicata con le credenziali Spid e CIE; il sistema riconoscerà subito il soggetto beneficiario e quest’ultimo vedrà nel proprio portafoglio virtuale l’importo spettante.
FONTE: “Scuolainforma”
ARTICOLO DI: Sabrina Maestri
26/1/2025