La tredicesima spiegata da NoiPA
La tredicesima mensilità NoiPA è un’importante aggiunta alla retribuzione dei lavoratori dipendenti, corrisposta ogni anno nel mese di dicembre.
Questo beneficio, noto anche come gratifica natalizia, offre un supporto economico in un periodo di maggiori spese familiari.
NoiPA spiega in una comunicazione come funziona, chi ne ha diritto, le modalità di erogazione e il calcolo dell’importo spettante.
Che cos’è la tredicesima e chi ne ha diritto
La tredicesima è una mensilità aggiuntiva che spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Per maturare il diritto a questa retribuzione aggiuntiva, è necessario aver lavorato almeno un mese nell’anno di riferimento. Le categorie di lavoratori coinvolti sono:
- Dipendenti pubblici gestiti da NoiPA: ricevono la tredicesima a dicembre nel cedolino ordinario.
- Supplenti scolastici:
- brevi e saltuari: percepiscono la tredicesima mensilmente, proporzionata ai mesi lavorati.
- con contratto fino al 30 giugno o 31 agosto: ricevono l’importo a dicembre o, in mancanza di contratto per l’anno successivo, in un cedolino aggiuntivo.
- Dipendenti sanitari e ospedalieri: la tredicesima è erogata in un cedolino separato.
Modalità di erogazione
NoiPA gestisce l’erogazione della tredicesima per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche con le seguenti modalità:
- cedolino ordinario di dicembre: per chi è in servizio il 1° dicembre per permettere le spese natalizie con qualche giorno di anticipo, i pagamenti vengono effettuati in genere il 15 del mese. Ma il 15 dicembre 2024 cade di domenica, per cui il pagamento si anticipa al primo giorno lavorativo utile che lo precede, ovvero quest’anno il 13 dicembre;
- ultimo cedolino del rapporto di lavoro: in caso di cessazione dell’attività lavorativa prima di dicembre (dimissioni, pensionamento, scadenza contrattuale);
- cedolino aggiuntivo: per categorie particolari come i supplenti senza incarico per l’anno successivo.
Come si calcola la tredicesima
Il calcolo della tredicesima si basa sulla retribuzione globale del dipendente, considerando esclusivamente gli elementi fissi e continuativi dello stipendio. Riassumiamo nello schema quanto riportato nel comunicato NoiPA.
Parametro | Dettagli |
---|---|
Stipendio di riferimento | Quello di dicembre (o dell’ultimo mese lavorato in caso di cessazione). |
Periodo di maturazione | Ogni mese lavorato dà diritto a 1/12 della tredicesima. |
Part-time | Lo stipendio di riferimento è proporzionato alle ore effettivamente lavorate. |
Frazioni di mese | Se superiori a 15 giorni, considerati come mese intero. |
Esempio di calcolo
Supponiamo uno stipendio mensile di 1.500 euro per un dipendente a tempo pieno. Se il dipendente ha lavorato 10 mesi:
- Quota mensile: 1.500 ÷ 12 = 125 euro.
- Importo totale: 125 × 10 = 1.250 euro di tredicesima.
Esclusioni
Non concorrono al calcolo:
- indennità per straordinari;
- rimborsi spese;
- indennità di ferie non godute;
- aspettativa non retribuita, poiché durante i periodi di aspettativa non retribuita il diritto alla tredicesima non matura.
Tassazione e detrazioni
L’importo della tredicesima è soggetto a tassazione ordinaria. Vengono applicate le consuete trattenute fiscali e previdenziali.
Di conseguenza, l’importo netto percepito può risultare facilmente inferiore rispetto al lordo calcolato.
FONTE: “Scuolainforma”
ARTICOLO DI: Claudia Scalìa
6/12/2024