Carta del Docente ai precari e non: le ultimissime
Riattivata per i docenti di ruolo a partire da lunedì 14 ottobre per il nuovo anno scolastico 2024/2025, la carta del docente manterrà l’importo di 500 euro, segno che le risorse stanziate resteranno sufficienti.
Una ulteriore positiva novità circa la Carta del Docente riguarda l’estensione del beneficio in modo strutturale anche ai supplenti con contratto annuale (cioè al 31/8): ciò avverrà grazie ad un emendamento alla legge di bilancio, già annunciato dal Ministro Valditara e ora in fase di approvazione parlamentare entro dicembre. Considerando l’iter legislativo da rispettare, è lecito ipotizzare che i precari annuali possano vedere attivata la propria carta del docente non prima del mese di gennaio 2025.
Nulla è ancora possibile, invece, sul riutilizzo del residuo non speso lo scorso anno, per il quale il Ministero non ha palesato alcuna apertura.
Ma se gli attuali precari con contratto al 31/8/2025 possono contare su un segnale comunque positivo, ai colleghi con contratto al 30/6/2025 resta aperta solo la strada del ricorso.
Un balletto… insomma…
La Gilda degli Insegnanti ha presentato un appello al governo affinché consideri con attenzione la trasformazione delle risorse destinate alla Carta Docente in una voce strutturale dello stipendio, assicurando così una maggiore stabilità economica e sottraendole alle variabili politiche di governo.
Trasferire i fondi del bonus nella Retribuzione Professionale Docenti (RPD), significherebbe creare un incremento certo e permanente del reddito per tutto il personale docente.
In questo modo, si eviterebbero le complicazioni legate all’utilizzo di piattaforme e bonus temporanei, garantendo invece un riconoscimento stabile e duraturo nel tempo, anche al personale con contratto a tempo determinato.
Inoltre, per incentivare l’aggiornamento professionale, la Gilda propone l’introduzione di una deduzione fiscale specifica per le spese che i docenti sostengono nell’acquisto di strumenti tecnologici, formazione, libri e testi necessari al lavoro didattico.
FONTI: “Informazione Scuola” e sito nazionale Gilda
27 /10/2024 e 29/10/2024