Specializzazione sul sostegno Indire, secondo Valditara è necessario creare “canale parallelo” al TFA
Il Decreto Legge 71 del 31/05/2024, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, ha introdotto la possibilità, per i docenti che hanno tre anni di insegnamento sul sostegno e per chi ha conseguito il titolo all’estero, di conseguire la specializzazione attraverso un percorso di 30 CFU gestito dall’Indire
Nella giornata di ieri, martedì 2 luglio, il ministro per l’Istruzione e il Merito, Giuseppe Valditara è intervenuto alla Commissione Cultura della Camera in qualità di referente. Secondo il ministro “Gli atenei hanno migliorato le loro performance, ma riescono a malapena ad abilitare 30mila docenti sul sostegno all’anno. Ma non riescono ad abilitare gli 85mila docenti precari che ci sono. Ci sono due possibilità: o lasciamo che 85mila ragazzi vengano seguiti da docenti senza specializzazione o facciamo così che ci sia un canale parallelo”.
“Quello che noi offriamo è un percorso di alta qualità fatto da un ente che ha per finalità la formazione dei docenti, che si va ad aggiungere per colmare quel gap. Insomma, è una misura a favore dei giovani con disabilità e non vedo quale sia il problema”, ha aggiunto.
Verrebbe da fare al ministro due domande: 1) Perché ogni anno la distribuzione dei posti TFA proposta dalle Università del Nord è nettamente inferiore alle reali esigenze territoriali? Se gli atenei del Nord incrementassero le loro disponibilità, si riuscirebbe a colmare almeno in parte il fabbisogno di specializzati; 2) Trova giusto che un certo numero di docenti triennalisti frequenterà il IX ciclo TFA facendo un percorso annuale (corrispondente a 60 CFU) e pagando una retta di sicuro superiore al percorso Indire?
Due pesi e due misure. Nella scomposta azione di reclutamento che sta mettendo in atto il ministero queste cose succedono.