Riforma classi di concorso, c’è ancora attesa per il decreto

Entro il 31 dicembre 2023 era atteso il decreto ministeriale contenente la riforma delle classi di concorso, come previsto dal PNRR. Vediamo di capire quali sono le novità della riforma. Come al solito siamo in ritardo.
Per ora ci sono state anticipazioni sulla novità della riforma.
La riforma dovrebbe prevedere alcuni accorpamenti di classi di concorso per la scuola secondaria di 1° e 2° grado. Le fusioni riguarderanno:

  • le classi A01 e A017
  • le classi A012 e A022
  • le classi A024 e A025
  • le classi A029 e A030
  • le classi A048 e A049.

Inoltre, per A028 vengono abbassati i CFU necessari per l’accesso. Per A061 viene abolita la valutazione dei titoli professionali.

Per quanto riguarda invece la tabella B (classi di concorso per accedere ad ITP) è stata operata una semplificazione delle classi di concorso e inseriti anche i diplomi di nuovo ordinamento.

Per la classe di concorso A12 sono stati ripristinati gli esami di filologia, didattica e grammatica latina.

Infine per la classe A023 (italiano per stranieri) dovrebbero essere riconosciuti i titoli rilasciati dalle diversità università. Si prevede anche la possibilità di accedere alla classe A023 con la laurea in Scienze della formazione primaria se accompagnata dall’abilitazione per italiano L2 e tre anni di insegnamento nei percorsi di alfabetizzazione per adulti stranieri.

Verrà comunque mantenuta la distinzione per gradi dei ruoli delle classi accorpate (tra cui A-1/A-17) A-12/A-22, A-29-A-30, A-48/A-49) nelle procedure di reclutamento a tempo indeterminato e nell’assegnazione delle supplenze.