TFA sostegno: chiarimenti sui triennalisti, date di uscita dei bandi delle università e sulle tempistiche della selezione
I tre anni di servizio specifico negli ultimi cinque
Pubblichiamo innanzitutto un chiarimento relativo al prossimo ciclo del TFA sostegno riguardo in particolare a quei docenti che hanno già prestato tre anni di sostegno; lo dobbiamo al dirigente tecnico del MIM Max Bruschi, uomo di fiducia di diversi ministri dell’istruzione.
A suo parere la chiave di lettura della questione è rappresentata dall’art. 2. Per leggerlo correttamente, basta andare a recuperare i riferimenti normativi che identificano il “chi” e il “come”. Detto in soldoni, coloro i quali hanno maturato tre anni di servizio sul sostegno negli ultimi 5 anni 1) accedono direttamente alle prove scritte e orali, senza dover sostenere il test; 2) hanno diritto, qualora superino le prove col punteggio di 21/30, a una riserva di posti pari al 35% della graduatoria finale. In sostanza, su 100 posti, sino a 35 sono riservati a loro. Possono capitare diverse situazioni: se su 100, a superare le prove sono 20 triennalisti, entrano in 20 e gli altri 80 posti sono distribuiti agli altri. Se su 100, 50 triennalisti superano la prova con punteggi migliori degli altri, entrano ovviamente in 50. Se su 100, in 20 hanno punteggi migliori degli altri, altri 40 hanno superato la prova con punteggio inferiore degli altri, scatta la “riserva”: entrano, dopo i 20 già inseriti per merito, i “migliori 15” sino a occupare i posti destinati alla riserva.
Bisogna tener conto inoltre di due elementi che possono “sfuggire” perché compresi in altri decreti.
Il primo, riguarda due ulteriori categorie che accedono direttamente alle prove scritte, ai sensi del DM 92/2019, a seguito delle modifiche intervenute con il DM 90/2020, articolo 4 comma 3 bis: ” i soggetti che nei dieci anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, sullo specifico posto di sostegno del grado cui si riferisce la procedura, nonché i candidati di cui all’articolo 20, comma 2-bis della legge 5 febbraio 1992, n. 104″.
Infine, per coloro che effettuano il test, “il doppio dei posti messo a disposizione” va calcolato sul numero autorizzato, sulla base dell’articolo 4 comma 3 del DM 92/2019. Per cui, per restare al nostro esempio di prima, posto che una procedura abbia 100 posti autorizzati, accedono alle prove scritte, oltre alla platea di esonerati dal test, i primi 200 al test (oltre agli eventuali candidati con punteggio pari al duecentesimo).
Quando usciranno i bandi?
Purtroppo non sappiamo cosa rispondere a questa domanda. Negli anni passati ci sono state università molto pronte nella pubblicazione del bando, ed altre che ci hanno messo almeno un paio di settimane per farlo. Visti i tempi stretti non dovrebbe esserci tanta differenza ma non si sa mai. L’unico consiglio che vi possiamo dare è quello di tenere d’occhio le pagine web che i diversi atenei hanno riservato al TFA.
I tempi della selezione
Anche qui ogni università fa come gli pare. Ci sono atenei che fanno le cose di corsa ed altre che invece ci impiegano mesi. L’unica cosa che li dovrebbe accomunare è che il prossimo ciclo del TFA sostegno dovrebbe partire nel prossimo mese di settembre. Ma anche in questo caso potrebbe anche esserci qualche università che inizierà in ritardo il corso.