Concorso straordinario bis Veneto, a che punto siamo?
Con circolare del 12 ottobre scorso, l’USR Veneto comunicava l’inizio delle operazioni di assunzione della procedura concorsuale ex art. 59, comma 9-bis (concorso straordinario bis).
Pubblicava le sedi sulle quali effettuare le operazioni di conferimento dei contratti a tempo determinato, informando che tali operazioni si sarebbero svolte in via telematica in 2 fasi (assegnazione della provincia – assegnazione della sede) e che sarebbero continuate fino a tutto il mese di novembre 2022 (con possibilità di interessamento anche della prima decade di dicembre). Le seguenti classi di concorso: A001 – A012 – A027 – A028 – A041 – A045 – A046 – A048 – A049 – A050 non sarebbero state interessate dalla procedura di assunzione, rimandata all’anno prossimo.
A fine novembre si stanno concludendo le assegnazioni, anche se mancano alcune classi di concorso, quindi si arriverà probabilmente ai primi di dicembre.
Nella nostra regione, a differenza che in altre (ad esempio Lazio e Piemonte), non è stato possibile per i docenti individuati svolgere l’anno di prova e formazione nel posto dove stanno effettuando un incarico a tempo determinato sulla stessa classe di concorso, e ciò ha comportato lo spostamento di questi ultimi sui posti accantonati per la procedura concorsuale, con danno per la continuità didattica. Senza parlare dei docenti precari che stavano facendo supplenza sui posti accantonati con clausola rescissoria, che si sono trovati senza lavoro. I posti a tempo determinato occupati prima dai vincitori sono tornati alle GPS ed assegnati con scorrimento a partire dall’ultimo individuato: conseguentemente docenti con punteggi medio alti sono ora disoccupati, gli incarichi sono andati a insegnanti con punteggi anche molto bassi.
La domanda sorge spontanea: perché l’organizzazione è sempre così carente? A pagarne il prezzo sono i docenti, trattati come pedine.
Ora in pochi mesi ci sarà da affrontare l’anno di prova e formazione e il conseguimento dei 5 CFU.
Chi non supererà l’anno di prova potrà ripeterlo, chi invece non porterà a termine con successo il percorso universitario perderà tutto.
Si ricorda infine che questi docenti saranno confermati in ruolo dal 1° settembre 2023, momento in cui conseguiranno l’abilitazione. Non essendo neo immessi in ruolo, ma titolari di un posto a tempo determinato, non potranno partecipare alla mobilità né alle utilizzazioni o assegnazioni provvisorie.